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L’importanza dei Vintage Report per i consumatori. Approfondimenti di Michaela Morris DipWSET, IWE

L’importanza dei Vintage Report per i consumatori. Approfondimenti di Michaela Morris DipWSET, IWE
wine2wine
23 maggio 2025

 

Nel mondo del vino, saper comunicare in modo chiaro e coinvolgente con il consumatore finale è essenziale. Michaela Morris DipWSET, IWE, wine writer freelance e Regional Chair per il Piemonte ai Decanter World Wine Awards, ha recentemente approfondito il ruolo dei Vintage Report e il loro impatto su produttori e appassionati. Con anni di esperienza nel settore, Morris ha imparato che i report delle annate non sono semplici recensioni, ma strumenti fondamentali per chi desidera comprendere davvero i vini di una determinata vendemmia.

 

 

Contestualizzare, non solo valutare

 

Secondo Morris, un Vintage Report non può ridursi a una lista di punteggi. “Anche se qualcuno non ha mai sentito parlare del Brunello, vorrei che leggendo il report potesse comunque capirlo e apprezzarlo”, spiega. Un buon report dovrebbe offrire un contesto completo: condizioni climatiche, andamento della vendemmia, scelte agronomiche. Tutti elementi che aiutano a spiegare come e perché un vino ha certe caratteristiche.

 

 

Brunello di Montalcino: tre annate a confronto

 

Parlando delle annate recenti di Brunello di Montalcino, Michaela Morris mette in luce come ogni vendemmia presenti sfide uniche e condizioni specifiche che influenzano profondamente il vino.

 

“Nel 2017 ho passato il mese di agosto a Montalcino, percependo chiaramente lo stress idrico delle vigne”, racconta. Le alte temperature e la siccità hanno condizionato lo sviluppo delle uve, portando a vini con tannini molto asciutti e una finestra di bevibilità più breve del solito.

 

Nel 2018, invece, la stagione è stata segnata da condizioni meteorologiche instabili e da una forte pressione da malattie fungine. In questo contesto, spiega Morris, è stato cruciale gestire con attenzione la maturazione fenolica, cercando di trovare un equilibrio tra maturità e rischio di marciume.

 

Diversa ancora l’annata 2019, calda ma ben bilanciata da “piogge al momento giusto, giornate calde e notti fresche”, che hanno favorito una maturazione ottimale. Il risultato? Vini fragranti, equilibrati e dotati di grande struttura.

 

 

Etica e trasparenza nella critica

 

Un altro tema chiave per Michaela Morris è l’etica nella degustazione e nella scrittura. Anche se i suoi articoli sono rivolti principalmente ai consumatori, ritiene fondamentale mantenere un dialogo aperto e rispettoso con i produttori. Questo equilibrio le consente di offrire valutazioni sincere e approfondite, rafforzando la fiducia sia da parte di chi produce che di chi legge.

 

Il consiglio che Morris rivolge ai produttori è chiaro: non fermatevi ai punteggi. “Non bisogna mai considerare un’annata interamente buona o cattiva”, sottolinea. “Non bisogna mai considerare un’annata interamente buona o cattiva, ogni annata ha sorprese e delusioni”. È questo, in fondo, il valore più grande di un Vintage Report ben fatto: offrire strumenti di lettura e comprensione, non solo valutazioni.

 

 

Michaela Morris DipWSET, IWE

 

Michaela Morris DipWSET, IWE è wine writer ed educator freelance con oltre 25 anni di esperienza nel settore. Collabora regolarmente con Decanter, dove scrive di vino italiano, presenta masterclass e guida tour enologici. È Presidente Regionale per il Piemonte dei Decanter World Wine Awards e giudice in concorsi internazionali. Ha il Diploma WSET, è Italian Wine Expert (VIA) e laureata in Linguistica e Francese presso l’Università della British Columbia.

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